Quota degli investimenti

Il Comparto investe il 100% del proprio patrimonio netto, al netto della liquidità, delle attività di liquidità accessorie, dei derivati e dell’esposizione sovrana, in investimenti sostenibili, con una quota minima del 40% in investimenti sostenibili con un obiettivo sociale e del 60% in investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale. Affinché un investimento si qualifichi come sostenibile con un obiettivo sociale, l’indicatore di performance dell’impatto sulla salute a livello di investimento deve essere positivo. Affinché un investimento possa essere considerato sostenibile con un obiettivo ambientale, è necessario che l’investimento sia allineato alla tassonomia o che la sua traiettoria di decarbonizzazione, calcolata in base ai requisiti metodologici stabiliti nel Regolamento delegato (UE) 2020/1818 della Commissione, sia coerente con il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi e della neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050. Almeno il 10% degli investimenti sottostanti selezionati per il portafoglio del Comparto, al netto della liquidità, delle attività di liquidità accessorie, dei derivati e dell’esposizione sovrana, sarà allineato con i primi due obiettivi della tassonomia UE, ovvero la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Un obiettivo minimo del 50% degli investimenti, al netto della liquidità, delle attività di liquidità accessorie, dei derivati e dell’esposizione sovrana, è investito in società con una traiettoria di decarbonizzazione, calcolata in base ai requisiti metodologici stabiliti nel Regolamento delegato (UE) 2020/1818 della Commissione, coerente con il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi e della neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050. L’obiettivo di un tasso minimo di riduzione annuale dell’intensità di carbonio a livello di investimento, coerente con il raggiungimento della neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050, consente alla strategia di investimento di allocare il capitale anche a favore di società che compiono sforzi significativi per ridurre le emissioni di gas serra, svolgendo così un ruolo cruciale nel contribuire agli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra in termini assoluti, pur non contribuendo di per sé agli obiettivi ambientali della tassonomia dell’UE; le società partecipate che operano in settori ad alta intensità di carbonio sono particolarmente rilevanti a questo proposito. L’indice di impatto netto a livello di portafoglio deve essere positivo. Affinché un investimento si qualifichi come sostenibile per il Comparto, deve soddisfare almeno uno dei seguenti criteri di selezione:

  • una performance d’impatto positiva o in miglioramento, misurata dal rapporto d’impatto netto o dall’indicatore di performance degli SDG.
  • Allineamento della tassonomia UE
  • un indicatore di performance di impatto positivo sulla salute
  • una traiettoria di decarbonizzazione, calcolata secondo i requisiti metodologici stabiliti nel Regolamento delegato (UE) 2020/1818 della Commissione, coerente con il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi e della neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050

Sono escluse dall’universo investibile del Comparto le società coinvolte in specifiche attività controverse (armi civili e militari, armi controverse, gioco d’azzardo, tabacco e alcolici non responsabili) o coinvolte in violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite e delle Linee guida dell’OCSE per le imprese multinazionali o in controversie molto gravi riguardanti questioni ambientali, sociali o di governance, nonché i Paesi con bassi livelli di democrazia.

Il monitoraggio del rispetto dei suddetti limiti di portafoglio per gli investimenti sostenibili viene effettuato ex post su base settimanale. A causa dell’attuale limitata disponibilità di soluzioni tecniche, il monitoraggio ex ante della conformità ai limiti di portafoglio legati alla sostenibilità non è applicabile. In caso di rilevamento di violazioni di tali limiti, la Società di gestione provvederà a disinvestire di conseguenza, per assicurare la conformità dei limiti di portafoglio, nel più breve tempo possibile e in modo coerente con la tutela dei migliori interessi degli investitori.

Ai fini della rendicontazione sono stati considerati solo gli investimenti diretti o indiretti in società, emittenti e attività economiche, mentre le attività che non investono direttamente o indirettamente in società, emittenti e attività economiche, come la liquidità, le attività liquide accessorie, i derivati e i titoli sovrani, non rientrano nell’ambito della rendicontazione.