Il Comparto investe il 100% del proprio patrimonio netto, al netto della liquidità, delle attività di liquidità accessorie e dei derivati in investimenti sostenibili, con una quota minima del 20% in investimenti sostenibili con un obiettivo sociale e del 30% in investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale. Affinché un investimento si qualifichi come sostenibile con un obiettivo sociale, l’indicatore di performance dell’impatto sulla salute a livello di investimento deve essere positivo. Affinché un investimento possa essere considerato sostenibile con un obiettivo ambientale, è necessario che l’investimento sia allineato alla tassonomia dell’UE o che la sua traiettoria di decarbonizzazione, calcolata in base ai requisiti metodologici stabiliti nel Regolamento delegato (UE) 2020/1818 della Commissione, sia coerente con il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi e della neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050. Un obiettivo minimo del 10% degli investimenti sottostanti selezionati per il portafoglio del Comparto sarà allineato ai primi due obiettivi della tassonomia UE, ovvero la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento ai cambiamenti climatici. Un obiettivo minimo del 20% degli investimenti, calcolato escludendo la liquidità, le attività di liquidità accessorie e dei derivati sia al numeratore che al denominatore, è investito in società con una traiettoria di decarbonizzazione, calcolata in base ai requisiti metodologici stabiliti dal Regolamento delegato (UE) 2020/1818 della Commissione, coerente con il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi e della neutralità di carbonio entro il 2050. L’obiettivo di un tasso minimo di riduzione annuale dell’intensità di carbonio a livello di investimento, coerente con il raggiungimento della neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050, consente alla strategia di investimento di allocare il capitale anche a favore di società che compiono sforzi significativi per ridurre le emissioni di gas serra, svolgendo così un ruolo cruciale nel contribuire agli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra in termini assoluti, pur non contribuendo di per sé agli obiettivi ambientali della tassonomia dell’UE; le società partecipate che operano in settori ad alta intensità di carbonio sono particolarmente rilevanti a questo proposito. L’indice di impatto netto a livello di portafoglio deve essere positivo. Affinché un investimento si qualifichi come sostenibile per il Comparto, deve soddisfare almeno uno dei seguenti criteri di selezione:
- una performance d’impatto positiva o in miglioramento, misurata dal rapporto d’impatto netto o dall’indicatore di performance SDG;
- allineamento alla tassonomia UE;
- un indicatore di performance dell’impatto sulla salute positivo;
- una traiettoria di decarbonizzazione, calcolata secondo i requisiti metodologici stabiliti nel Regolamento delegato (UE) 2020/1818 della Commissione, coerente con il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi e della neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050
Sono escluse dall’universo investibile del Comparto le società coinvolte in specifiche attività controverse (armi civili e militari, armi controverse, gioco d’azzardo, tabacco e alcolici non responsabili) o coinvolte in violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite e delle Linee guida dell’OCSE per le imprese multinazionali o in controversie molto gravi riguardanti questioni ambientali, sociali o di governance, nonché i Paesi con bassi livelli di democrazia.
Il Comparto utilizza strumenti derivati per ottimizzare l’esposizione azionaria del portafoglio, ma non per raggiungere l’obiettivo di investimento sostenibile.