Il prodotto finanziario non prevede una quota minima di investimenti sostenibili.
Il Comparto promuove una serie di caratteristiche ambientali e sociali integrando criteri ambientali, sociali e di governance (“ESG”) nel processo di investimento. Il Comparto si impegna a promuovere, sia direttamente che indirettamente attraverso derivati azionari, investimenti volti a ridurre gli impatti negativi sulla società e sull’ambiente, allocando il capitale a favore di società che gestiscono adeguatamente e riducono intenzionalmente i loro effetti negativi sull’ambiente e sulla salute e il benessere umano. Nei criteri di selezione, i principali elementi di attenzione sono il cambiamento climatico, lo stress idrico e la biodiversità, l’inquinamento, i rifiuti e l’efficienza delle risorse e, dal punto di vista della performance sociale, il benessere umano, la qualità e la sicurezza dei prodotti e i diritti umani.
L’obiettivo del Comparto è quello di ottenere una crescita del capitale a medio-lungo termine combinando diversi asset ammissibili. Il Comparto investirà almeno il 20% del patrimonio totale in gestione in indici del mercato azionario globale, secondo un’analisi di valutazione fondamentale. L’esposizione è ottenuta attraverso strategie di opzioni. Queste strategie sono costruite su opzioni quotate su indici del mercato azionario globale, che garantiscono una liquidità ottimale. Per ottenere un’esposizione flessibile al mercato si considera il peso corretto per il delta di tutte le opzioni.
Il Comparto ha almeno l’80% della sua esposizione, al netto della liquidità, a titoli societari e sovrani con un rating ESG pari o superiore a B. Il rating medio del portafoglio ESG del Comparto, al netto della liquidità, deve essere almeno pari o superiore a BBB. L’esposizione azionaria acquisita tramite derivati viene considerata su base netta ai fini dell’attribuzione del rating ESG. Gli indici azionari verso i quali il portafoglio del Comparto acquisisce esposizione tramite derivati devono avere un rating ESG medio almeno pari o superiore a BBB.
Per la parte restante degli investimenti diretti e indiretti in titoli societari e sovrani privi di rating ESG, si applicano salvaguardie sociali e ambientali minime nella misura in cui sono disponibili dati sulla sostenibilità a livello societario. Le società devono essere conformi ai principi UNGC o alle Linee guida OCSE per le imprese multinazionali e non devono essere coinvolte in controversie molto gravi relative a questioni ambientali, sociali o di governance o in attività socialmente controverse. Per quanto riguarda l’esposizione sovrana, il Comparto investirà solo in titoli emessi da Paesi con un elevato livello di democrazia.
Il monitoraggio del rispetto dei limiti a livello di investimento e di portafoglio relativi alla promozione di caratteristiche sociali e ambientali viene effettuato ex post su base settimanale. A causa dell’attuale limitata disponibilità di soluzioni tecniche, il monitoraggio ex ante della conformità ai limiti di portafoglio legati alla sostenibilità non è applicabile. In caso di rilevamento di violazioni di tali limiti, la Società di gestione provvederà a disinvestire di conseguenza, per assicurare la conformità dei limiti di portafoglio, nel più breve tempo possibile e in modo coerente con la tutela dei migliori interessi degli investitori.
I rating ESG misurano la capacità della società di gestire i rischi e le opportunità ambientali e sociali che potrebbero avere un impatto significativo sulla performance aziendale, in senso positivo o negativo.
I rating ESG sono attribuiti a livello di società e poi aggregati a livello di portafoglio. Per l’attribuzione dei rating ESG vengono utilizzati sette diversi livelli, dal miglior rating AAA al peggior rating CCC, che derivano da un punteggio ESG normalizzato, che va da 0 (peggiore performance) a 10 (migliore performance).
Coinvolgimento delle società in controversie ambientali, sociali e di governance: viene valutato su una scala da 0 a 10, dove 0 corrisponde a un coinvolgimento in controversie molto gravi e 10 a nessun coinvolgimento in controversie ambientali, sociali e di governance. Il portafoglio del Comparto non investe in società coinvolte in controversie ambientali, sociali e di governance molto gravi, che corrispondono a un punteggio pari a 0.
Coinvolgimento delle società in attività socialmente controverse: viene valutato in base alla quota di ricavi delle società generati dalle seguenti attività socialmente controverse: armi civili e militari, armi controverse, tabacco, gioco d’azzardo e alcol non responsabile. Il portafoglio del Comparto non investe in società con una quota di ricavi pari o superiore al 5% generata da tali attività, ad eccezione delle attività controverse, rispetto alle quali qualsiasi coinvolgimento basato sui ricavi comporta l’esclusione dal portafoglio del Comparto.
Livello democratico dei Paesi: è valutato dall’indicatore PAI “punteggio medio dello Stato di diritto”. Un basso livello democratico corrisponde a una performance del Paese rispetto al punteggio medio dello Stato di diritto inferiore al 50° percentile di tutti i Paesi per i quali sono disponibili dati. Il portafoglio del Comparto non investe in Paesi con un basso livello di democrazia.
I dati sulla sostenibilità sono forniti da almeno uno dei seguenti fornitori di dati sulla sostenibilità: The Upright Project, MSCI ESG Research, Physis Investment e Bloomberg. La scelta di avere più fornitori di dati sulla sostenibilità è dettata dall’obiettivo di ridurre i problemi di incoerenza dei dati.
La selezione dei fornitori esterni di dati sulla sostenibilità si basa, tra l’altro, sui loro processi di verifica della qualità dei dati, al fine di garantire, nella massima misura possibile, che i dati sulla sostenibilità siano il più possibile affidabili secondo gli standard di mercato.
A causa della limitata standardizzazione, coerenza e disponibilità dei dati, i dati di sostenibilità possono essere soggetti a un certo grado di incertezza, che si prevede diminuirà nel tempo, principalmente a causa di un quadro normativo in evoluzione, della limitata divulgazione aziendale e dell’incoerenza tra le metodologie dei fornitori di dati di sostenibilità per la valutazione della performance ESG.
Una volta approvato l’universo investibile, nei sistemi di front office viene implementata una procedura di blocco ex-ante per garantire la conformità ai limiti di investimento legati alla sostenibilità. Prima di decidere di investire in un titolo del portafoglio del fondo, viene condotta un’analisi del contributo alla performance di sostenibilità a livello di titolo. La valutazione determina in che misura un determinato investimento contribuisce alla performance di sostenibilità a livello di portafoglio e se tale contributo è coerente con i limiti di sostenibilità a livello di portafoglio.
Data la natura della strategia d’investimento del prodotto finanziario, non ci si deve aspettare un impegno attivo.