Sintesi

Il prodotto finanziario promuove caratteristiche ambientali e sociali e, pur non avendo come obiettivo un investimento sostenibile, avrà una percentuale minima del 5% di investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale in attività economiche che si qualificano come sostenibili dal punto di vista ambientale secondo la tassonomia UE.

La strategia d’investimento del Comparto promuove pratiche ambientali, sociali e di governance adottando un processo di selezione a due livelli: il primo livello è determinato dall’identificazione dell’universo investibile del Comparto mediante criteri di esclusione nel processo di selezione dei titoli. Il secondo livello è rappresentato da una selezione attiva degli attivi che mira a investire principalmente in società che si ritiene abbiano caratteristiche ESG buone o in via di miglioramento e buone pratiche di governance, come definito dall’SFDR.

Il Comparto persegue l’obiettivo di investire in investimenti sostenibili che contribuiscano alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, come previsto dal Regolamento (UE) 2020/852 (“Tassonomia UE”). La Società di gestione ritiene che un minimo mirato del 5% degli investimenti sottostanti selezionati per il portafoglio del Comparto sarà allineato ai primi due obiettivi della Tassonomia UE, la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

La percentuale di investimenti del Comparto con un allineamento positivo della tassonomia alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento ai cambiamenti climatici terrà conto degli indicatori di Principal Adverse Impact (PAI).

Il Comparto promuove una serie di caratteristiche ambientali e sociali integrando criteri ambientali, sociali e di governance (“ESG”) nel processo di investimento. Il Comparto si impegna a promuovere, attraverso l’attuazione di specifici criteri di selezione e l’applicazione di liste di esclusione, investimenti volti a ridurre gli impatti negativi sulla società e sull’ambiente, allocando il capitale a favore di società e Paesi che gestiscono adeguatamente e riducono intenzionalmente i loro effetti negativi sull’ambiente e sulla salute e il benessere umano. Nei criteri di selezione, i principali elementi di attenzione sono il cambiamento climatico, lo stress idrico e la biodiversità, l’inquinamento, i rifiuti e l’efficienza delle risorse e, dal punto di vista della performance sociale, il benessere umano, la qualità e la sicurezza dei prodotti e i diritti umani.

Il portafoglio del Comparto promuove le caratteristiche sociali e ambientali allocando prevalentemente il capitale a favore di società e Paesi in grado di gestire adeguatamente i rischi e le opportunità ESG, come misurato dai loro rating ESG.

Il portafoglio del Comparto investe, direttamente e indirettamente, almeno l’80% del proprio patrimonio, al netto della liquidità e delle attività liquide accessorie, in società e paesi con un rating ESG pari o superiore a B. Il rating ESG medio ponderato del portafoglio, al netto della liquidità e delle attività liquide accessorie, non può essere inferiore a BBB. Il portafoglio del Comparto non investe in società con rating ESG inferiore a B.

Nell’80% del comparto assegnato a società e Paesi con caratteristiche ambientali e sociali, il 5% sarà destinato a investimenti sostenibili dal punto di vista ambientale, in linea con i primi due obiettivi della tassonomia UE, ovvero la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Il monitoraggio del rispetto dei limiti a livello di investimento e di portafoglio relativi alla promozione delle caratteristiche sociali e ambientali viene effettuato ex post su base settimanale. A causa dell’attuale limitata disponibilità di soluzioni tecniche, il monitoraggio ex ante della conformità ai limiti di portafoglio legati alla sostenibilità non è applicabile. In caso di rilevamento di violazioni di tali limiti, la Società di gestione provvederà a disinvestire di conseguenza, per assicurare la conformità dei limiti di portafoglio, nel più breve tempo possibile e in modo coerente con la tutela dei migliori interessi degli investitori.

I rating ESG sono attribuiti a livello di investimento e poi aggregati a livello di portafoglio. Per l’attribuzione dei rating ESG vengono utilizzati sette diversi livelli, dal miglior rating AAA al peggior rating CCC, che derivano da un punteggio ESG normalizzato, che va da 0 (peggiore performance) a 10 (migliore performance).

Coinvolgimento di società in controversie ambientali, sociali e di governance: il portafoglio del Comparto non investe in società coinvolte in controversie ambientali, sociali e di governance molto gravi, che corrispondono a un punteggio pari a 0.

Coinvolgimento di società in attività socialmente controverse: è valutato in base alla quota dei ricavi delle società generati dalle seguenti attività socialmente controverse: armi civili e militari, armi controverse, tabacco, gioco d’azzardo e alcol non responsabile. Il portafoglio del Comparto non investe in società con una quota di ricavi pari o superiore al 5% generata da tali attività, ad eccezione delle attività controverse, rispetto alle quali qualsiasi coinvolgimento basato sui ricavi comporta l’esclusione dal portafoglio del Comparto.

Livello democratico dei Paesi: è valutato dall’indicatore PAI “punteggio medio dello Stato di diritto”. Un basso livello democratico corrisponde a una performance del Paese rispetto al punteggio medio dello Stato di diritto inferiore al 50° percentile di tutti i Paesi per i quali sono disponibili dati. Il portafoglio del Comparto non investe in Paesi con un basso livello di democrazia.

Indicatore di allineamento alla tassonomia: il Comparto persegue l’obiettivo di investire in investimenti sostenibili che contribuiscano alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, come previsto dal Regolamento (UE) 2020/852 (“Tassonomia UE”). La Società di gestione ritiene che almeno il 10% degli investimenti sottostanti selezionati per il portafoglio del Comparto, al netto della liquidità, delle attività liquide accessorie e dei derivati, sia allineato ai primi due obiettivi della Tassonomia UE, ovvero la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

I dati sulla sostenibilità sono forniti da almeno uno dei seguenti fornitori di dati sulla sostenibilità: The Upright Project, MSCI ESG Research, Physis Investment e Bloomberg. La scelta di avere più fornitori di dati di sostenibilità è dettata dall’obiettivo di ridurre i problemi di incoerenza dei dati.

La selezione dei fornitori esterni di dati sulla sostenibilità si basa, tra l’altro, sui loro processi di verifica della qualità dei dati, al fine di garantire, nella massima misura possibile, che i dati sulla sostenibilità siano il più possibile affidabili secondo gli standard di mercato.

I dati di allineamento della tassonomia, effettivi e stimati, sono forniti da fornitori esterni di dati sulla sostenibilità. A causa dell’attuale limitata disponibilità di dati standardizzati sull’allineamento alla Tassonomia UE, per misurare l’allineamento alla Tassonomia UE a livello di investimento verranno utilizzati sia i dati effettivi che quelli stimati. Le stime dell’allineamento alla Tassonomia UE possono essere soggette a un certo grado di incertezza, che si prevede diminuirà nel tempo, soprattutto a causa dell’evoluzione del quadro normativo e della limitata divulgazione da parte delle aziende dell’allineamento alla Tassonomia UE.

I dati sulla sostenibilità sono forniti da fornitori esterni di dati sulla sostenibilità.

Data la natura della strategia di investimento del prodotto finanziario, l’impegno con le società partecipate è condotto su base discrezionale, con l’obiettivo di migliorare la performance ESG complessiva a livello di società e la performance di allineamento alla tassonomia a livello di portafoglio.